sabato 15 giugno 2013

Bokwa Fitness News dalla danza Fitness

Bokwa  è stato sviluppato da internazionale di fitness personalità Paul Mavi, un leader di Los Angeles a base Istruttore di ginnastica di gruppo.Attingere le sue radici sudafricane native come ballerina e musicista, sviluppare Bokwa  per le proprie classi per un periodo di otto anni. Nei primi mesi del 2012, ha collaborato con Paul Johann Verheem, una televisione risposta diretta stagionato e imprenditore fitness. Da allora, Bokwa  ha sviluppato un seguito fedele in tutto il mondo con istruttori certificati e partecipanti in decine di countries.Bokwa Fitness offre certificazioni di gruppo indipendente istruttori di fitness che offrono Bokwa classi in alcune delle più grandi catene di centri fitness, studi indipendenti, scuole e centri comunitari.

Perché Bokwa 
I passaggi sono strutturati e basati sulle forme di lettere e numeri, facendo Bokwa non richiede contare i passi, come un tradizionale  conteggio di 8 Tempi seguita dalla maggior parte dei programmi di fitness danza. Basta sentire la musica e muoversi liberamente con il ritmo. E le decine di altri partecipanti di classe che condividono l'energia e l'entusiasmo con voi.

No Coreografia

Una volta che conosci il passo, si è posseduta e può farlo senza seguire coreografia personale di un istruttore. Perché i passi seguono la stessa struttura, se si sta facendo a Taiwan, l'Australia, l'Inghilterra o gli Stati Uniti, Bokwa Anche in Italia e sicilia compresa

Fase della respirazione


Dopo uno sforzo fisico, il battiti del cuore aumentano e il nostro respiro si affanna. Per questo bisogna eseguire una corretta respirazione
Le fasi della respirazione sono:[3]

Respirazione alta [modifica]

Avviene mediante l'innalzamento di costole, clavicole e spalle e la contrazione dell'addome cui consegue l'innalzamento del diaframma.

Respirazione media [modifica]

L'inspirazione avviene mediante la parziale espansione toracica; si verifica un lieve innalzamento delle costole. La contrazione addominale innalza il diaframma.

Respirazione bassa [modifica]

Anche conosciuta come respirazione addominale, profonda o diaframmatica. Si ha una leggera sporgenza della parete addominale conseguente all'effettiva entrata in funzione del diaframma che, abbassandosi, dà maggiore spazio ai polmoni, consentendone una migliore ossigenazione.

Dopo uno sforzo fisico, il battiti del cuore aumentano e il nostro respiro si affanna. Per questo bisogna eseguire una corretta respirazione

Le fasi della respirazione sono:[3]

Stimoli e muscoli che intervengono nella respirazione a pressione negativa [modifica]


  • Uno stimolo nervoso sempre presente parte dai centri respiratori situati nel tronco encefalico (bulbo e ponte) che, attraverso vie nervose motorie, induce la contrazione dei muscoli inspiratori(diaframma, scaleni, intercostali esterni), che determinano l'aumento di volume della gabbia toracica e, di conseguenza, una pressione negativa intratoracica;
  • L'aria inspirata percorre le vie aeree (vie nasali, rinofaringe, laringe, trachea, bronchi in ordine successivo) fino agli alveoli polmonari, dove hanno luogo gli scambi gassosi 

    Meccanismo respiratorio
    ;
  • Negli alveoli polmonari, per un fenomeno di diffusione, l'O2 passa dall'aria al sangue e la CO2 dal sangue all'aria. Gli alveoli polmonari nell'adulto sono circa 300 milioni, e hanno una superficie totale di scambio tra i 70 e i 100 m²
  • Una volta che i polmoni hanno raggiunto la loro massima espansione i centri nervosi presenti sulla superficie esterna di essi inducono il blocco dello stimolo da parte del tronco encefalico causando quindi il riabbassamento della gabbia toracica e l'innalzamento del diaframma.

Funzioni accessorie della respirazione [modifica]


  • Olfatto - nel naso sono presenti dei recettori per le molecole presenti nell'aria. Collabora con il senso del gusto. L'indebolimento o la perdita dell'olfatto è detto 
  • anosmia.durante l'espirazione l'aria passa attraverso la laringe e le corde vocali, ciò consente di produrre suoni grazie anche a modificazioni della forma o posizione di lingua, denti e labbra.
  • Formazione di suoni umani




    Respirazione in fase di attività sportiva

    Durante l'esercizio fisico si verifica un aumento della produzione di anidride carbonica e idrogenioni. Durante l'esercizio fisico particolarmente intenso, l'acido lattico prodotto dalla respirazione cellulare anaerobica abbassa il pH che, come già visto, può aumenta la ventilazione. Nel metabolismo aerobicoperò, una sola molecola di acido carbonico (H2CO3) è prodotta al fine di produrre 6 molecole di ATP, mentre nel metabolismo anaerobico sono prodotte 6 molecole di lattato per fornire la stessa quantità di energia. Il metabolismo anaerobico, quindi, acidifica il sangue molto più velocemente. Tuttavia si è visto che non vi sono variazioni significative nella PCO2, PO2 e pH tali da giustificare un aumento della ventilazione su base esclusivamente chimica, in particolare all'inizio dell'attività fisica. Sarebbero invece alcune aree della corteccia coinvolte nell'attività motoria (e altre correlate) ad inviare impulsi al centro respiratorio durante tutto lo svolgimento dell'esercizio fisico oltre che alla muscolatura. Altre afferenze stimolanti il centro respiratorio arriverebbero invece da recettori articolari e muscolari.

Respirazione spesso sottovalutata

Argomento di oggi La respirazione ,spesso sottovalutata molti no sanno che svolge un ruolo importante nella saluta In molti casi  e  nelle mie esperienze sia sportive ed anche curative il respiro svolge un ruolo principale A volte ripeto curativo per molte patologie Se notate in giornate afose vi sentite stanchi ,piu' del solito , per molti anche da seduti si avverte il senso di pesantezza fisica Molti no sanno che fra i motivi di tale stanchezza è  la respirazione perchè non avviene in modo corretto sia per l'aria con scarsa   di ossigeno e la reazione fisica e respiratoria che il ns organismo presenta Un  fra le soluzioni consigliate personalmente controllate il respiro cercatelo Fate movimento fisico Rilassatevi e respirate controllando il vs respiro Torniamo alla parte medica dopo le mie esperienze e consigli Grazie 
E' un processo biochimico del metabolismo energetico degli organismiaerobici e anaerobici, attraverso il quale l'ossidazione dei composti organici si completa con la riduzione, ovvero un'addizione di elettroni all'ossigenoelementare per quanto riguarda i processi direspirazione aerobica, o ad altro composto o elemento per quanto riguarda i processi difermentazione e di respirazione anaerobica, per esempio usando come accettori finali di elettroni NO3-, SO42- o CO22-[1]. Il metabolismo energetico aerobico consuma ossigeno e produce biossido di carbonio(comunemente detta anidride carbonica).
In fisiologia si intende, per respirazione, anche la funzione biologica di scambio dei gas fra organismo e ambiente esterno, con assorbimento dell'ossigeno ed emissione del biossido di carbonio. In proposito si distingue fra respirazione cellulare, che fa riferimento al processo biochimico, e respirazione esterna, che fa invece riferimento alla funzione biologica di scambio dei gas.

Argomento di oggi la respirazione in genere e nello specifico della respirazione cellulare


La respirazione cellulare è un processo metabolico nel quale inutrienti, ridotti dalla digestione a componenti elementari (quali zuccherisemplici, aminoacidi e acidi grassi), vengono demoliti in molecole ancora più semplici, ottenendo energia disponibile alla cellula sotto forma di ATP.
È un processo esotermico di ossidoriduzione, una combustionecontrollata, che consta di una catena di reazioni in cui i prodotti di un passaggio sono utilizzati come reagenti per il passo successivo.
Comunemente per respirazione cellulare si intende la respirazione cellulare aerobica,[1][2] che avviene in presenza di ossigeno, utilizzato come accettore di elettroni. La forma più importante di respirazione cellulare anaerobica, comune a procarioti ed eucarioti, è la glicolisi. Si tratta di una via metabolica di origini antichissime,[3] che costituisce il modo in cui dal glucosio viene ottenuto il piruvato utilizzato nella fase aerobica.
Il termine respirazione cellulare è in relazione col noto processo macroscopico della respirazione polmonare, che negli organismi superiori ha la funzione di ottenere l'ossigeno necessario al processo cellulare ed eliminare l'anidride carbonica, ottenuta come prodotto di scarto assieme all'acqua.

Indice

  [nascondi

Il ruolo dell'ATP [modifica]

L'ATP è la molecola con cui viene temporaneamente immagazzinata l'energia ottenuta dalla respirazione cellulare. Questa molecola può essere considerata la "moneta energetica di scambio" dell'organismo, per la sua posizione intermedia tra i composti donatori/accettori di gruppi fosfato: la conversione ADP->ATP e l'opposta reazione ATP->ADP possono avvenire entrambe facilmente nei diversi ambienti cellulari, con una liberazione di 30 kJ per mole. Perlopiù l'ATP agisce da coenzima, cedendo un gruppo fosfato. Altamente instabile, è presente in piccolissima quantità all'interno della cellula e viene continuamente riformata a partire dall'ADP: in un dato momento l'ammontare totale presente nel corpo umano è nell'ordine di 1 grammo, ma in 24 ore a riposo ne vengono prodotti indicativamente 45 kg.[4]

I mitocondri [modifica]

Organello fondamentale sede di buona parte del processo è il mitocondrio. Tra le sue diverse funzioni, la più importante è infatti la produzione di energia, ottenuta a partire dai prodotti della glicolisi e della beta ossidazione degli acidi grassi, che avviene essa stessa in buona parte all'interno del mitocondrio.
La creazione di un gradiente di protoni permette l'attivazione dell'ATP sintasi, che catalizza verso sinistra la reazione
ATP + H2O + H+interno = ADP + fosfato + H+esterno

I substrati [modifica]

I tipi di substrato che permettono la maggior resa energetica sono gli acidi grassi. Attraverso vie come la beta ossidazione vengono trasformati in molecole di acetil-coenzima A e da qui entrano nella fase successiva comune, composta da ciclo di Krebs e fosforilazione ossidativa. Il substrato fondamentale della respirazione cellulare resta comunque il glucosio: in alcuni tessuti, come quello nervoso, è l'unico substrato energetico utilizzabile.

Fasi della respirazione cellulare [modifica]

La glicolisi [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Glicolisi.
Si tratta di una via metabolica citoplasmatica che vede la riduzione di NAD+ a NADH (coenzima che funge da trasportatore di elettroni) e la produzione di piruvato e ATP, partendo da una molecola di glucosio, secondo l'equazione:
glucosio  2 piruvato + 2 ATP + 2 H2O + 2 H+ + 2 NADH
Negli organismi anaerobi, quali i lieviti fermentanti, la glicolisi è la sola via metabolica per produrre ATP. Negli organismi superiori può diventare temporaneamente la sorgente più importante di energia in tessuti in grado di funzionare in condizioni di anaerobia, come quello muscolare. Il rendimento ottenuto è basso e il piruvato viene smaltito trasformandolo in altri composti, come l'etanolo nella fermentazione alcolica o illattato, senza ulteriori guadagni energetici. Tramite reazioni che richiedono l'apporto di energia può anche venire ritrasformato in glucosio (gluconeogenesi) o utilizzato dall'alanina transaminasi per produrre alanina.

Decarbossilazione ossidativa del piruvato [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Decarbossilazione ossidativa del piruvato.
È un passaggio intermedio nel quale la molecola di piruvato, a 3 atomi di carbonio, viene trasportato all'interno del mitocondrio, utilizzando energia fornita dall'ATP. Grazie alla piruvato deidrogenasi vienedecarbossilato, trasformato in "gruppo acetile" (molecola con soli 2 atomi di carbonio), e legato al co-enzima A (CoA) a formare l'acetil-coenzima A, punto d'ingresso nel ciclo di Krebs. Questa reazione rilascia come scarto CO2 e produce NADH.

Ciclo di Krebs [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Ciclo di Krebs.
Nel ciclo di Krebs (detto anche "ciclo dell'acido citrico" o "degli acidi tricarbossilici") l'acetil-CoA subisce una serie di reazioni di ossidazione fino alla formazione di molecole di CO2 ed alla riduzione dei composti NAD+/p e FAD rispettivamente in NADH+ e FADH2. Tale processo di fondamentale importanza, che oltre a produrre energia fornisce anche composti intermedi importanti per l'anabolismo, avviene all'interno dei mitocondri negli eucarioti e nel citosol nei procarioti.
Il nome stesso chiarisce la natura ciclica di queste reazioni: il primo prodotto delle reazioni, il citrato, viene a riformarsi anche nell'ultimo passaggio, per condensazione di ossalacetato e acetil-CoA.

Fosforilazione ossidativa [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Fosforilazione ossidativa.
La catena mitocondriale di trasporto degli elettroni.
La fosforilazione ossidativa è l'ultimo passaggio della respirazione cellulare. Avviene sempre grazie a complessi enzimatici intramembrana: talvolta su quella plasmatica (nel caso dei procarioti), talvolta sulle "creste mitocondriali" (introflessioni della membrana mitocondriale interna).
È composta da due parti:
catena di trasporto degli elettroni 
gli elettroni trasportati da NADH e FADH2vengono scambiati dalla catena enzimatica transmembrana, che provvede a sfruttare questo movimento per generare un gradiente protonico transmembrana, riducendo l'ossigeno ad acqua
sintesi di ATP 
tramite fosforilazione di ADP da parte dell'enzima ATP sintetasi con catalisi rotazionale che sfrutta il gradiente creato in precedenza.

Rendimento [modifica]

Alla fine della respirazione si ricavano 38 ATP, ma ne vanno sottratti 2 in quanto vengono utilizzati dai 2 piruvati prodotti dalla glicolisi per passare dal citoplasma alla matrice mitocondriale. In totale, quindi, avremo 36 molecole di ATP prodotte

Note [modifica]

  1. ^ Respirazione cellulare in Enciclopedia Treccani online. URL consultato in data 6-4-2013.
  2. ^ Stefano Bertocchi. I test ufficiali di medicina 2004-2009, pp. 130. Alpha Test, 2010
  3. ^ Ronimus, RS., HW. Morgan (ottobre 2003). Distribution and phylogenies of enzymes of the Embden-Meyerhof-Parnas pathway from archaea and hyperthermophilic bacteria support a gluconeogenic origin of metabolism.. Archaea 1 (3): 199-221  (in lingua inglese.). PMID 15803666.
  4. ^ Hugh C. Hemmings Jr.; Phillip M. Hopkins, Foundations of anesthesia, Elsevier Health Sciences, 2006, pp. 783. ISBN 9780323037075

Bibliografia [modifica]


venerdì 14 giugno 2013

Legumi benessere dieta e Tollerabilità


Cosa sono i legumi :
Non sono altro che i semi commestibili delle piante della Famiglia delle Leguminose, sottofamiglia Papilionee.
I legumi sono la base dell’a alimentazione umana soprattutto perché sono tra i vegetali più ricchi di proteine di discreto valore, secondo i nutrizionisti sono prodotti vegetali che possono rappresentare una valida alternativa a carne, pesce, uova e latte. Ed inoltre avendo un elevata quantità di amido ne fa una buone fonte energetica, la discreta quantità di fibre alimentare sia di quella «insolubile» (soprattutto cellulosa, localizzata prevalentemente nella buccia esterna), capace di regolare le funzioni intestinali, sia di quella «solubile» o «formante gel», capace di collaborare al controllo dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue, li rende sazianti e migliora il funzionamento dell’intestino; le quantità di vitamina del gruppo B (B1, B2 e niacina), ferro (uno dei principi nutritivi più scarsamente presenti negli alimenti), calcio e potassio sono tra le più alte tra tutti gli altri vegetali.
Essi vengono consumati sia allo stato fresco che allo stato secco. Ovviamente i legumi freschi, rispetto a quelli secchi, hanno un contenuto di acqua molto superiore (dal 60 al 90% contro il 10-13%), e quindi, a parità di peso, un contenuto proteico e glicidico inferiore, ed anche un valore calorico più basso.
I legumi di maggior uso alimentare e più diffusi nel nostro Paese sono: fagioli, piselli, lenticchie, ceci. Ma è bene ricordare che tra di essi ci sono anche la soia, le fave, i lupini, le cicerchie e le arachidi, di elevata importanza.
I legumi, con l'eccezione della soia, contengono pochi grassi (2-4%), il che li rende consigliabili per le diete ipolipidiche. Inoltre tali grassi sono in genere ricchi di acidi grassi polinsaturi. Quindi è oltraggioso non che dannoso per la salute, relegare i legumi alla categoria dei contorni.

Digeribilità e tollerabilità

E' nozione comune che il consumo di quantità rilevanti di legumi provochi sviluppo di gas intestinali (flatulenza) e altri disturbi digestivi. La causa va ricercata nella presenza nei legumi stessi di particolari carboidrati (raffinosio, stachiosio e verbascosio) che non vengono allontanati con la cottura e non possono essere digeriti, in quanto nel nostro intestino mancano gli enzimi specifici in grado di attaccare quelle molecole, le quali quindi sono degradate ad opera della flora batterica intestinale, con produzione di gas. Non si conoscono rimedi pratici validi ad evitare questi effetti sgradevoli.
I legumi vanno cotti a lungo, in quanto contengono dei fattori antidigestivi (fattori antitriptici) che impediscono la digestione del prodotto crudo. Il calore, però, distrugge questi fattori rendendo digeribili ed assimilabili i legumi. Nei bambini la cellulosa presente nella buccia esterna dei legumi può provocare, durante lo svezzamento, meteorismo e diarrea: l'inconveniente può essere superato preparando passati o purè, che rendono possibile la somministrazione dei legumi ai neonati a partire dal 5° - 6° mese di vita.
Nei legumi sono contenute anche notevoli quantità di fitati, sostanze «antinutrizionali» in quanto capaci di legarsi chimicamente a diversi minerali (calcio, ferro, zinco, ecc.), riducendone la utilizzazione da parte dell'organismo. Esiste poi un fenomeno particolare di intolleranza ai legumi, detto «favismo»: si tratta di una malattia ereditaria provocata dalla mancanza di un enzima specifico capace di neutralizzare gli effetti nocivi di certe sostanze tossiche (vicina, convicina) presenti nelle fave. Il consumo di fave provoca nei soggetti affetti da questa malattia delle crisi emolitiche (rottura dei globuli rossi del sangue).
Il favismo è diffuso in particolari aree geografiche e, nel nostro Paese, soprattutto in Sardegna

Cereali buona dieta nutritiva


Cereali, da Ceres, Cèrere, dea romana delle mèssi e dei campi. Non è un termine botanico, quindi non corrisponde alle Poacee o Graminacee, come molti credono, ma letterario e storico: indica tutte le «piante erbacee che producono frutti i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi» (Gabrielli 1989). Comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido sono usati dall'Uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere, e altri prodotti amidacei. Non essendo un seme, la patata (tubero), pur ricca d'amido, non è un cereale, mentre non solo frumento e riso, ma anche grano saraceno,quinoa e amaranto sono cereali. In senso proprio, quindi, non esistono gli "pseudo-cereali".
Erroneamente, però, si è diffuso l'uso del termine come sinonimo delle piante monocotiledoni della famiglia delle Graminacee o Poacee, appartenenti alle sottofamiglie
  • Graminacee sub Panicoidee: mais (zea-mais, granturco), sorgo (saggina, durra) e molte piante foraggere;
  • Graminacee sub Pooidee: grano (frumento), avena, riso, orzo, segale;
  • Graminacee sub Chloridoidee: tef o teff.
e in senso più largo anche altre piante, non monocotiledoni come le Graminacee, ma dicotiledoni, talora dette pseudocereali, delle famiglie:
I cereali sono raccolti in grandissime quantità e in molti paesi in via di sviluppo rappresentano l'alimento principale nella dieta della popolazione umana. Per i paesi sviluppati, seppur non sia paragonabile a quello dei paesi in via di sviluppo, il consumo dei cereali nelle diete di tutti è presente in consistente quantità.
La diffusa produzione è giustificata dalla facilità di coltivazione nonostante le condizioni ambientali spesso proibitive per tante altre colture. Ricchi di amido sono caratterizzati dall'altissima digeribilità e la facilità di conservazione, anche come farine, contribuisce a una più larga diffusione.
A rendere ancora più facile oggi la produzione, oltre alle caratteristiche naturali proprie dei cereali già elencate, si aggiunge anche l'introduzione di macchinari che velocizzano le operazioni di semina e raccolto.
Valori nutrizionali dei cereali :
Essi forniscono la maggior parte della propria energia nutritiva come amido e sono anche importanti fonti di proteine. I grani interi (i grani che mantengono crusca e germe) sono ricchi di fibreacidi grassi e altro.
Il riso è cucinato e mangiato in chicchi interi, anche se esiste inoltre la farina di riso. L'avena può essere arrotolata, macinata o tagliata in piccoli pezzi e cucinata per fare il porridge. Molti altri cereali possono essere macinati per farne diversi tipi di farina. La parte esterna della crusca viene rimossa, questo fa perdere in valori nutrizionali, ma consente un guadagno del grano in resistenza e ne migliora il gusto. Il consumo sproporzionato di cereali macinati è spesso additato come causa di obesità. Questo perché nei cereali macinati, gli strati più esterni, contengono più grassi. Lo scarto della macinazione viene talvolta mischiato nelle alimentazioni degli animali.
Una volta macinati i cerali vengono ridotti in farine che possono essere impiegate nella produzione di alimenti solidi quali panepasta, e altri. I cereali sono anche ampiamente utilizzati per preparare bevande alcoliche, quali la birra e il whiskey, e non alcoliche come laBarleycup.
Oltre che dai cereali, la farina può essere ricavata anche dalle patatecastagne o dai legumi.
I cereali sono fonte di energia (circa 350 kcal per 100 g). Nel riso, più povero in protidi di altri cereali (il grano duro ne contiene il 15%, il riso brillato comunemente usato in occidente ne è poverissimo), le proteine, nel riso integrale sono però ricche di lisina. Il riso è fonte divitamina B, ma veramente povero di calcio e ferro.